Immagini sature di colore che variano dalla celebrazione della donna a geometrie astratte di colore puro a motivi naturalistici. L’artista interrompe il suo flusso di colori solo per raccontare nel dettaglio l’esperienza vissuta ad Adjahui. L’autore descrive la bianca chiesa del villaggio e la riva del fiume sul quale Adjahui sorge, ricordando il sentimento di calma e pace che quei luoghi gli hanno trasmesso durante tutta la permanenza al villaggio. L’artista inoltre si sofferma a descrivere l’accoglienza riservata loro dagli abitanti e dai bambini di Adjahui, i quali hanno invitato gli studenti del workshop a mangiare insieme a loro come se fossero stati parte della comunità. L’atteggiamento di benevolenza e apertura degli abitanti ha piacevolmente sorpreso l’artista facendolo sentire benvenuto e mettendolo a suo agio al punto dal farlo sentire realmente se stesso.
(il testo del concept è a cura di Raffaella Carillo)