Un filo rosso annodato all’angolo di ogni pagina. Un segno evidente per marcare l’importanza di ognuna di esse. Un ritmo di lettura scandito con precisione. L’artista non sviluppa un percorso unitario, ma lascia ad ogni pagina il compito di narrare una storia dall’inizio alla fine creando accostamenti stranianti di immagini, che colpiscono il lettore per la loro varietà concettuale e stilistica.
Dalle elezioni municipali svoltesi in Costa d’Avorio nel 2013 al paesaggio di Adjahui (il villaggio visitato durante il workshop), da un omaggio alla nascita della scrittura alla rappresentazione della spirale della morte, da un tesoro nascosto dietro una pagina parzialmente trasparente all’amicizia, simboleggiata attraverso l’intreccio di due fili di colore diverso. La struttura articolata del taccuino ci offre un punto di vista privilegiato sull’immaginario dell’artista che appare frammentato e complesso e spinge il lettore alla ricerca di una chiave di lettura che forse, semplicemente, non c’è.
(il testo del concept è a cura di Raffaella Carillo)
