L’artista utilizza il taccuino proprio come un quaderno per bozzetti in cui appuntare velocissimi pensieri e in cui sperimentare diverse tecniche artistiche. Si passa infatti da ritratti dettagliati a bozzetti, da pagine riempite solo di colore, acquerello o tempera, arrivando fino al collage. L’autore manipola la materia intrecciando alcune pagine tra loro, asportando il retro della copertina e realizzando piccole bruciature sulla superficie delle pagine. Chiudono il notebook alcune pagine dedicate ai disegni realizzati dai bambini del villaggio di Adjahui.
(il testo del concept è a cura di Raffaella Carillo)