(architetto/artista) Vive e lavora a Bruxelles, Belgio
Ola-Dele Kuku ha studiato al Southern Institute of Architecture di Los Angeles. Le sue radici sono in Nigeria, un paese dove ha anche vissuto per un periodo relativamente breve. Nonostante la formazione da architetto, ha sempre nutrito una certa resistenza nei confronti di questa parola, mettendo seriamente in discussione l’utilità dell’architettura nella sua pratica più comune. “L’architettura non è neanche lontanamente vicina a ciò che dovrebbe essere”, ha affermato. In una delle numerose interviste sul suo lavoro, ha inoltre commentato: “L’architettura non si è mai basata sulle persone. Costruire è sempre stato un atto con cui la gente ha sfidato l’autorità di un ‘essere superiore’, dettato dalla paura di un potere più grande di sé”. Quindi, secondo lui, non vi è stata di fatto alcuna evoluzione nell’architettura. Da qui la convinzione che l’architetto debba impegnarsi fortemente per allargare le frontiere della propria professione, andando continuamente alla ricerca di nuovi percorsi. Per lui, la funzionalità non è un obiettivo primario, così come non lo è l’aspetto economico. Ogni suo oggetto è uno studio specifico sulle proporzioni: prove alle quali lavora per diversi anni, con una notevole dose di perseveranza ed entusiasmo. Si considera fondamentalmente un artista alla ricerca di come fare uso del vuoto. Come una tazza da tè può essere usata per via del suo spazio vuoto, così egli cerca di dare forma allo spazio, modellandolo in una struttura. La ricerca di una struttura in un mondo di disordine. Un viaggio, in altre parole, al confine tra un mondo visibile e uno immaginario.
