In Alla ricerca della rana leopardo, l’artista esplora il mondo parallelo di una specie in via d’estinzione, originaria della provincia del Capo Occidentale e in particolare di Città del Capo. Adottando la pratica di ricerca di una scienziata, Grobler si propone di seguire i movimenti della rana leopardo (Amietophrynus Bufo Pantherinus), indagandone le possibilità di coesistenza con l’ambiente. Entra quindi in contatto con scienziati, volontari e gente comune per scoprire quale sia il loro rapporto con le rane. Il risultato, presentato nel taccuino, è una miscellanea di informazioni scientifiche, aneddoti e storie di finzione. Le rane sono creature umili: vivono per terra ed è facile urtarle camminando. Ma la loro ostinata sopravvivenza tra persone, case, automobili e animali domestici è degna di nota e ricorda i risultati raggiunti dalle loro controparti umane in Small Victories (2007-2009).
Il rapporto tra umani e rane è un esempio di microcosmo ecologico all’interno di un ambiente suburbano. L’osservazione ravvicinata di Grobler ricorda la fascinazione dello scienziato per il proprio oggetto d’indagine. La sua opera esercita una forza che non ha nulla di grandioso, ma spinge l’attenzione dell’osservatore verso il basso, verso il tessuto puro e semplice della vita stessa. (Nicola Grobler, thousands!)
(Pretoria, Sud Africa 1976) Vive e lavora a Cape Town, Sud Africa
Dopo essersi laureata in Belle Arti con il massimo dei voti all’Università di Pretoria, si trasferisce a Londra occupandosi di graphic design e media digitali. Torna a Città del Capo nel 2002 e nel 2004 consegue a pieni voti un Master in Belle Arti presso la Michaelis School of Fine Art. Grobler ha insegnato arte e design presso numerosi istituti e università. Al momento insegna comunicazione visiva presso un istituto superiore di Città del Capo.
Attraverso i disegni, le sculture, le installazioni e i suoi interventi, Grobler amplifica i dettagli minimi della vita quotidiana. Scegliendo un punto di vista diverso, la sua opera prende in esame e riconsidera il valore delle cose, interrogandosi sul problema del valore economico in un mondo ossessionato dalla materialità. Infondendo di poesia l’ordinario, l’artista sperimenta nuove possibilità di espressione per raccontare le relazioni degli esseri umani con il mondo e fra di loro.