Linee spezzate, frenetiche, nervose. Immagini stranianti che raffigurano idoli, totem, simboli religiosi. Ndiaga Ndiaye ci propone un viaggio in un incubo dove anche le immagini più rassicuranti sono in realtà piene di tormento. L’artista affida alle pagine del taccuino un’accorata preghiera affinché la guerra in Casamance possa cessare, mentre con le immagini riesce ad esprimere tutto il suo dolore e a trasmetterlo ai lettori.
(il testo del concept è a cura di Raffaella Carillo)