Immigrants Occupy è un progetto che rende omaggio a Occupy Wall Street e, in particolare, alla “Immigrant Occupy March”, la manifestazione degli immigrati che ha avuto luogo a New York lo scorso 18 dicembre 2011. Le pagine della Moleskine riportano immagini dei manifestanti in piedi su una pedana, con in mano cartelli di protesta. Essi quindi diventano monumenti viventi del movimento.
Nella parte superiore e inferiore di ciascuna pagina scorrono due storie: la prima riguarda la mia personale esperienza da immigrata negli Stati Uniti. Invitata a NON partecipare a una manifestazione pacifica nel 2007 per il rischio di una possibile espulsione dovuta al mio status (nonostante a quel tempo avessi un regolare permesso di soggiorno), rinunciai. A distanza di qualche anno, ho deciso invece di partecipare a una grande manifestazione, la “Immigrant Occupy March”, insieme a molti altri immigrati. Ed è questo il soggetto della mia seconda storia.
In questo lavoro, le pagine sono staccate dal corpo del taccuino e piegate come a formare tante piccole tende che si susseguono in fila, come fossero un accampamento o un villaggio. Il taccuino quindi si trasforma e assume un nuovo significato, esprimendo la sua natura nomade e veicolando le idee del movimento Occupy Wall Street: uguaglianza, solidarietà e fiducia in un futuro migliore.
(Sofia, Bulgaria, 1974) Vive e lavora a New York
Daniela Kostova è un’artista eclettica che si muove tra video, performance, fotografia e installazioni. Le sue opere esplorano temi legati alla geografia e alla rappresentazione culturale, alla creazione e all’attraversamento di confini socioculturali e ai difficili processi di traduzione e comunicazione. Daniela vive attualmente a New York, dove lavora come Responsabile Mostre dell’Associazione degli Artisti Bulgari in America (BAA) e come direttrice dei progetti curatoriali della galleria Radiator di New York.