Il mio taccuino rappresenta la dicotmia nella percezione delle donne. La leggerezza e la pesentezza. La leggerezza della bellezza intesa come aspetto esteriore a contrasto con la pesantezza delle difficoltà delle donne nell’affermarsi per ciò che sono interiormente. Questa opera ambisce a suscitare una riflessione critica sulla posizione della donna nella società odierna. Questo taccuino rappresenta un tributo a tutte le donne che hanno fatto la differenza e che per questo meritano uno spazio nell’arte, nei media e nella società.
Nata a Milano ama definirsi un’italiana dal sangue eritreo.
La sua ricerca, basata su studi umanistici e di sociolinguistica, verte sulle interconnessoni fra arte, media e società.