Capitoli

AtWork Parigi Capitolo 20

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AtWork Parigi Capitolo 20

Paris, France
February 12-16th, 2022

Partner:

Palais de Tokyo

Tema:

What comes first?

Conductor:

Simon Njami

“Sognare in grande non è una cosa irragionevole”

Charlyze Anguiley e Cécile Chevallard, nota di intento per il catalogo AtWork

 

Il ventesimo capitolo di AtWork a Parigi è stato realizzato da Moleskine Foundation, in collaborazione con il Palais de Tokyo. Il workshop ha fatto parte di Moleskine Detour Paris, una mostra itinerante della collezione Moleskine Foundation e si è svolto nel centro HAMO del Palais de Tokyo che aprirà nel 2023, creando la possibilità di future collaborazioni.

Questo workshop è il secondo del “What Comes First? tour del 2022, e il primo che si è tenuto in Francia.

Simon Njami su questo tema:

In un dibattito in corso tra Jean-Paul Sartre e Albert Camus su scelte e responsabilità, quando gli è stato chiesto quale sarebbe stata la sua scelta tra sua madre e il suo paese, Camus ha risposto senza alcuna esitazione, mia madre. Ovviamente Sartre, che ha posto l’idea e la causa sopra ogni cosa, non era d’accordo. Ci confrontiamo ogni giorno con scelte critiche che ci costringono a prendere una posizione o intraprendere un’azione. Il modo in cui decidiamo ciò che viene prima non è mai prefissato, come per Sartre e Camus. Ci sono momenti in cui potremmo fare scelte diverse e scegliere priorità diverse, a seconda della situazione. Ma la realtà è che è una domanda a cui non saremo mai in grado di rispondere con piena soddisfazione. È come cercare di rispondere alla domanda impossibile: cosa è venuto prima, tra l’uovo e la gallina. Aristotele cercò di avventurarsi in una soluzione: “il dominio del divenire si contrappone a quello dell’essenza, perché ciò che è posteriore nell’ordine generazionale è, per natura, anteriore e ciò che viene per primo dalla natura è ultimo nell’ordine generazionale”.

 

Ma siamo tutti liberi di dissentire.

Il workshop

Il workshop si è svolto al Palais de Tokyo dal 12 al 16 febbraio 2022, guidato dal AtWork project advisor Simon Njami. Sotto la sua supervisione, 22 giovani menti creative di Parigi e della sua periferia si sono riunite per discutere e confrontarsi su ciò che viene prima per ognuno di loro.

Per una settimana, questi giovani fotografi, registi, studenti, designer, ballerini, arteterapeuti, attori e attrici, attivisti hanno potuto scambiare idee nel più grande centro culturale d’Europa. La diversità di questo gruppo ha generato una ricca conversazione che è diventata rapidamente intima e personale. Quello che è iniziato come un ragionamento individuale si è trasformato in uno scambio reciproco e in un pensiero collettivo per esaminare questa domanda senza risposta.

Ogni partecipante ha trasformato un taccuino secondo la sua risposta, che è diventata una rappresentazione fisica della stessa.

Una cosa è certa, questo workshop AtWork ci avrà cambiato tutti e tutte. Venticinque anime erranti, alcune più diverse di altre e, alla fine, molto simili, si sono incontrate grazie ad algoritmi o all’universo, secondo le credenze… Per cinque giorni, questa esperienza ci ha trasceso, maltrattato, a volte torturato, per trasformarci, sappiamo per il meglio, verso qualcosa di meglio, qualcosa al di là di noi stessi.

Charlyze Anguiley e Cécile Chevallard, nota d’intento per il catalogo AtWork.

The leader

Simon Njami è un curatore, docente, scrittore e critico d’arte. È stato il co-fondatore e caporedattore di “Revue Noire“. È stato direttore artistico della biennale di fotografia di Bamako per dieci anni. Ha co-curato il primo padiglione africano alla 52a Biennale di Venezia nel 2007. Njami ha curato inoltre numerose mostre di arte e fotografia contemporanee, tra cui Africa Remix (2004/2007) e la prima Africa Art Fair, tenutasi a Johannesburg nel 2008. The Divine Commedy (Francoforte, Savanna, Washington DC, 2014/15), African Metropolis (MAXXI, Roma, 2018) e due Edizioni di Dak’Art, la biennale d’arte di Dakar (2016/2018). È stato membro di comitati scientifici di numerosi musei e Visiting Professor all’UCSD (Università di San Diego in California). Ha diretto master class in fotografia africane (2008/2019), progetto ideato in collaborazione con il Goethe Institut. È advisor del formato educativo AtWork che ha co-creato con Moleskine Foundation nel 2012 e che continua a dirigere tutt’ora. Attualmente sta allestendo la collezione permanente di arte contemporanea per il museo Memorial Acte in Guadalupa. Njami ha inoltre pubblicato sette libri, tra cui saggi e romanzi.

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L’Esperienza

I e le partecipanti hanno aperto i loro cuori e condiviso i loro traumi, attitudine che ha creato un contesto molto intimo per attivare la discussione. Giorno dopo giorno, le riflessioni passavano dal personale al filosofico, dal collettivo e di nuovo al personale. “Cosa viene prima” variava ogni volta che i partecipanti si interrogavano sulla questione, si ascoltavano a vicenda e evolvevano il loro pensiero. È stata una settimana piena di dibattiti, di danze per alleviare la tensione, esorcismi e guarigioni. I e le partecipanti hanno avuto l’opportunità di condividere i loro progetti, ricevere feedback e perfezionare le loro idee ogni giorno.

Poiché il workshop ha avuto luogo alla fine della mostra Detour Collection, i partecipanti hanno avuto la possibilità di accedere direttamente ad alcune delle più belle creazioni della collezione e di essere ispirati da esse.

Per presentare questa discussione al grande pubblico, si è tenuta una conferenza il 15 febbraio al Palais de Tokyo. Dopo un’introduzione del direttore del Palais, Tanguy Pelletier, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di parlare direttamente con il CEO di Moleskine Foundation Adama Sanneh, la direttrice dei programmi Elena Korzhenevich e con l’advisor Atwork Simon Njami. Questo scambio dinamico rappresenta il pensiero critico e l’approccio non convenzionale di AtWork.

“Oggi si è consolidato il desiderio di esistere e di realizzarsi. Il margine è una rivoluzione, la rivoluzione del cambiamento.”

Océanie Kinhouande, Chloé Viala, Neguine Noudja, dichiarazione curatoriale del catalogo AtWork.

La mostra

Le 22 creazioni di AtWork Paris sono state incluse nella mostra Detour al Palais de Tokyo durante l’inaugurazione esclusiva del 17 febbraio e sono state esposte fino al 20 febbraio.

È stato un grande momento per i partecipanti poter condividere la loro esperienza del workshop, raccontare le idee e il processo creativo del loro taccuino con i loro amici, le famiglie e con i visitatori del Palais de Tokyo che sono venuti a festeggiare con loro la conclusione di quel momento. Il catalogo, creato dai partecipanti in sole 24 ore, presenta queste creazioni e i loro significati.

Lista partecipanti

  • Anaïs Vodouhé
    Astrid Staes
    Cecile Chevallard
    Charlyze Anguiley
    Chloé Bertini
    Chloé Viala
    Fiona Beraud
    Grace Banana
    Kathrin Schweizer
    Kawthar Boulalouah
    Léa Peller

  • Malicka Ladeley
    Mani Parree
    Mary Zoubert-Ousseni
    Mégane Martinel
    Nafi Sarah Kane
    Néguine Noudja Tchouta Mondor
    Nilda Denkey
    Nora Hurault
    Océane Kinhouandé
    Robyn Correa-Payet
    Sekou-Younesse Doucouré

Partner

  • Partner: Palais de Tokyo
    Con il sostegno di: Moleskine
    Manager:  Amira Parrée
    Coordinatori Palais de Tokyo:  Agathe Bertrand, Geoffroy Velter
    Coordinatore Moleskine: Amira Parree
    Foto e video: Lancelot Bernheim, Alexis Dubois, Thomas Caplan, Nelson Gbaguidi
    Osservatrice: Jade Nijman

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