Capitoli

AtWork Modena Capitolo 05

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AtWork Modena Capitolo 05

Modena, Italia
4 - 6 Marzo, 2016

Partner:

Fondazione Fotografia Modena

Tema:

"Eterocronia"

Conductor:

Simon Njami

Per la prima volta il workshop AtWork si è svolto interamente intorno all’immagine fotografica, incontrando aspiranti fotografi, videoartisti e curatori. Un workshop ricco di suggestioni che ha visto gli studenti impegnati in una “critique session” delle loro stesse produzioni e che si è concluso all’inaugurazione della mostra personale del fotografo Santu Mofokeng, vincitore del Premio Internazionale per la Fotografia 2016.

“La fotografia è lo spazio dell’eterocronia. E’ lo spazio che tratta con diversi tempi allo stesso tempo. Il momento in cui vedo l’immagine che voglio cogliere e il momento in cui scatto con la mia fotocamera sono già due tempi differenti e quando qualcuno guarderà l’immagine sarà ancora un altro tempo. Quindi la fotografia è per me la piattaforma perfetta, il perfetto esempio di trattare l’eterocronia”

Simon Njami, leader di AtWork Modena

Il Workshop

Il Capitolo di AtWork Modena è stato implementato in collaborazione con Fondazione Fotografia Modena e ha coinvolto 21 studenti del primo e secondo anno del master di alta formazione sull’immagine contemporanea e del corso curatori insieme a Mohamed Keita, aspirante fotografo dalla Costa D’Avorio, invitato come ospite al workshop.
Per questo nuovo capitolo di AtWork Simon Njami ha scelto come tema “Eterocronia”, cioè una rottura con il tempo reale che introduce l’idea di uno spazio-tempo multiplo attraverso il quale riconsiderare le varie pratiche artistiche e di fruizione dell’arte. Il 6 Marzo Fondazione Fotografia Modena ha inoltre annunciato il fotografo Sudafricano Santu Mofokeng quale vincitore del Premio Internazionale per la Fotografia 2016. La mostra personale di Mofokeng curata da Simon Njami è stata inaugurata presso il Foro Boario di Modena l’ultimo giorno del workshop, in questo modo gli studenti hanno immediatamente riscontrato le implicazioni pratiche di quanto avevano imparato riguardo all’ “eterocronia” attraverso le immagini senza tempo del maestro Mofokeng.

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“Durante il workshop, tutti noi studenti di fotografia e videoarte siamo stati messi costantemente con le spalle al muro, costretti a rimettere in discussione capisaldi e certezze, mete e grandi amori. Spronati a guardarci dentro e a fondo, con e senza fotocamere e videocamere, e a fare ciò che sempre più di rado si è disposti a fare: a considerare le cose da altri punti di vista.”

Sara Vighi, partecipante di AtWork Modena

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Foto di Aida Muluneh

Il Leader

Simon Njami è un curatore indipendente, docente, critico d’arte e scrittore. E ‘stato il co-fondatore e capo redattore della “Revue Noire“, direttore artistico della Biennale di fotografia di Bamako fotografia per dieci anni. Ha co-curato il primo padiglione Africano alla 52 ° Biennale di Venezia, nel 2007, e numerose mostre di arte e fotografia contemporanea, comprese Africa Remix (2004/2007) e la prima fiera d’arte africana, a Johannesburg nel 2008. La mostra The Divine Commedy, da lui ideata e curata ha iniziato un tour mondiale al MMK (Museum fur Moderne Kunst ) di Francoforte nel 2014, proseguendo allo SCAD Museum of Art di Savannah e lo Smithsonian Museum of African Art in Washington, DC. E’ direttore del master PanAfricano in fotografia, un progetto che nasce con il Goethe Institute. E’ direttore artistico della Fondazione Donwahi, di Abidjan, in Costa d’Avorio, consigliere del Sindika Dokolo Collection, segretario della giuria speciale del World Press Photography Awards. E’ direttore artistico della prima edizione della Biennale Off del Cairo (2015) e dell’edizione 2016 di Dak’Art, la biennale d’arte di Dakar, Senegal, la prima e più importante del continente africano.

 

“Se tutti i fondamentalisti o colonizzatori del mondo avessero letto qualcosa riguardo l’eterocronia, il mondo sarebbe diverso. Perchè l’eterocronia avrebbe insegnato loro che non c’è modo di imporre il proprio tempo su quello di qualcun’altro.”

Simon Njami, leader di AtWork Modena

L’esperienza

Dopo un primo dibattito sul tema del Workshop “Eterocronia” che ha aperto molteplici possibilità di riflessione, gli studenti sono stati invitati a produrre delle fotografie che rompessero con il loro consueto metodo di lavoro, immaginando di trovarsi in un luogo o in un tempo diversi dalla loro contemporaneità, dando vita ad immagini che fossero, appunto, eterocroniche. Su questa scia decostruttiva e straniante, volta a spostare l’obiettivo su soggetti mai sperimentati prima, gli studenti hanno potuto dilatare il tempo della riflessione per qualche settimana oltre la fine del workshop, utilizzando i taccuini Moleskine come diari o macchine del tempo in cui raccogliere tutte le suggestioni legate alla rottura del continuum spazio temporale.  Il progetto finale che i taccuini racconteranno avrà il tema di “una giornata particolare” raccontata in modo eterocronico.

 

https://vimeo.com/162509173

La mostra

Orientarsi attraverso il tempo e lo spazio significa comprendere la natura frammentata delle cose. Solo abbandonando la visione omogenea della vita è possibile scoprire la forza creativa che si sprigiona superando l’idea di continuum spazio-tempo. Così i notebook sono diventati mappe temporali in cui racchiudere l’esperienza di “Un giorno particolare”. 19 opere d’arte uniche che rispecchiano la ricerca da parte degli studenti di una propria scansione temporale, aldilà delle consuetudini.

La mostra dal titolo “24 ore” curata da Erika Molta e Silvia Vercelli, studentesse del Corso di Curatela 2016 di Fondazione Fotografia Modena, è stata inaugurata il 14 Aprile 2016 presso Fondazione Fotografia Modena.

Lista partecipanti

  • Giulia di Michele
    Silvia Gelli
    Cristina Prisca Magnani
    Alice Mazzarella
    Francesca Paterniani
    Federika Ponnetti
    Clelia Rainone
    Michela Ronco
    Yulia Tikhomirova
    Sara Vighi
    Viviana Vitale

  • Orlando Callegaro
    Elena Canevazzi
    Francesca Ferrari
    Alessio Gianardi
    Andrea Luporini
    Sara Savorelli
    Livia Sperandio
    Erika Molta
    Silvia Vercelli
    Mohamed Keita

Partner

  • Direttore di Fondazione Fotografia Modena
    Filippo Maggia

    Coordinatrice workshop, ufficio didattica FMM
    Alice Bergomi

  • Riprese foto e video, ufficio didattica FMM
    Daniele Ferrero

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