« Segni senza pensiero. Il racconto spontaneo di una mano sporca di colore »
Erminia De Luca è nata il 25 Maggio 1968 a San Giovanni Rotondo nelle Puglie.
Tra il 1994 ed il 1999 lavora in Puglia e a Roma centrando la sua ricerca su tematiche che spaziano dalla natura morta di fiori all’autoritratto, in particolare attraverso l’uso del negativo o di trattamenti speciali in fase di stampa.
Nel 2001 l’incontro con il critico Elio Grazioli che le commissiona un lavoro per la rivista di arte contemporanea Ipso Facto, e le propone di partecipare ad un anomalo evento artistico: “Un altro tavolo per Marcel Duchamp (e Costantin Brancusi)” (Milano 2002), con un ritratto dello stesso Grazioli. Nel 2003 partecipa, con un progetto speciale, alla manifestazione Arte all’Arte a cura di Elio Grazioli e Hou Hanru. Le immagini, in formato di video clip, restano parte della collezione permanente del Museo della Mezzadria di Buonconvento e costituiscono inoltre il corredo iconografico della Guida del viaggiatore di Arte all’Arte 2003.
Nel 2006 l’invito da parte di Anna Barbara, architetto sensoriale, a realizzare sette immagini per il libro “Architetture invisibili” pubblicato dalla casa editrice SKIRA.
Nel Maggio 2009 è invitata ed espone il lavoro ‘In perpetuo’ alla manifestazione Fotografia Europea a cura di Elio Grazioli organizzata dal Comune di Reggio Emilia. In questa occasione scrive per lei lo studioso Antonio Prete. A Giugno Siniscalco Arte di Milano ha esposto opere di Erminia De Luca e Michele Lombardelli affiancate ad opere di Odilon Redon, Georges Rouault, Christian Schad e Franz Von Stuck nella collettiva “Incontri Imprevisti”.
Nel Novembre 2010 viene invitata dai Masbedo a partecipare alla mostra-laboratorio In Cantiere curata da Luca Bradamante a Milano. Nel 2013 viene invitata alla mostra “Intimo Anonimo” a cura di Marta Giori e Elio Grazioli, una collettiva con fotografie di Gianluca Codeghini, Erminia De Luca, Paola Di Bello, Carlo Fei, Claudia Losi, Sergio Lovati, Luca Scarabelli, Alessandra Spranzi. Milano. Nel 2016 è invitata alla mostra “Chiamatemi Ismaele” dal romanzo di Herman Melville, Moby Dick, a cura di Eduardo Simone, nello spazio Papel di Milano con l’illustratore Giovanni Robustelli e lo scultore Raffaele Pentasuglia.
Vive e lavora a Milano.