“Segni senza pensiero. Il racconto spontaneo di una mano sporca di colore”
Di nascita pugliese, milanese per professione. Nasco dalla fotografia, con una formazione autodidatta. Tra il 1994 e il 1999 lavoro in Puglia e a Roma centrando la mia ricerca su tematiche che spaziano dalla natura morta all’autoritratto, in particolare attraverso l’uso del negativo o di trattamenti speciali in fase di stampa. Durante questo periodo di sperimentazione collaboro con il Centro Culturale il Fotogramma di Roma. Dal 1999 mi trasferisco a Milano, grazie all’assegnazione di una borsa di studio biennale che mi permette di frequentare l’Università dell’Immagine del fotografo Fabrizio Ferri. Inizio così a spostarmi “fuori dal sé” trovando nel paesaggio naturale la mia nuova tematica di indagine. I soggetti di questa seconda fase di lavoro stanno in bilico tra la leggerezza e una quasi-astrazione delle forme. Ma, ben presto, il mezzo fotografico inizia a starmi stretto, spoglio quindi le vesti di fotografa e inizio una mia personale ricerca espressiva desiderosa di piegare lo strumento alla riflessione. Così dal 2015 contamino la fotografia di altri linguaggi e mezzi espressivi, arrivando a realizzare dei progetti artistici multidisciplinari, in cui l’immagine fotografica si fonde con il disegno a matita e la scrittura. L’indagine del sentire umano è il tema principale del mio lavoro e, nelle mie esplorazioni artistiche, utilizzo differenti mezzi per dare corpo ad un sentimento rendendolo avvicinabile all’animo attraverso poemi visivi. Oggi mi definisco poetessa visiva.