In queste pagine claustrofobiche, riempite da scritte “bubble” e da sfondi colorati, l’autrice ci mette davanti alle sue riflessioni personali. Il taccuino è trasformato in un diario dove i pensieri si susseguono veloci. Le pagine diventano un luogo da cui urlare la propria visione del mondo. Pace, istruzione, democrazia, violenza, Africa, vita, morte, bene comune e autocoscienza sono le parole chiave per comprendere questo lavoro.
(il testo del concept è a cura di Raffaella Carillo)