Il formato modesto di questo taccuino rimanda all’uso aperto che gli si può attribuire. Il taccuino si adatta infatti perfettamente agli spazi che un indumento gli destina. Dunque, senza tanti giri, le iscrizioni grafiche che costellano questo taccuino Moleskine sono state realizzate in linea con ciò che voglio definire “presentismo”. Una pratica del giorno dopo giorno che segue la logica dei miei spostamenti. I disegni esprimono la presa di coscienza della diversità per rendere più intensa l’importanza dell’esperienza vissuta.
Ciascun elemento disegnato evoca così azioni umane, rituali di vita vissuti in diretta (persone che trasportano pacchi di Ikea in vista di una futura risistemazione dell’appartamento, il “riposo del corpo” dopo il duro lavoro di “svinatura” nella cantina di una cooperativa per la produzione del vino). Altre situazioni disegnate rilevano fatti storici ed antropologici (boscaioli che segano enormi alberi per conto di istituzioni schiavizzanti).
(Nato nella Guyana francese) Vive e lavora a Lille, Francia e in Martinica, Indie Occidentali
Il percorso artistico di Audry Liseron-Monfils viene definito da una propensione verso la sperimentazione, verso l’imprevedibilità. L’artista propone situazioni che prevedono il coinvolgimento del pubblico. A questo proposito prevede ad esempio lo spostamento fisico ed ottico in alcune performance, all’interno di luoghi espositivi o in spazi pubblici. Allo stesso modo le sue installazioni composte da disegni, sculture ed oggetti, nella loro duplice vocazione ad interagire tra essi e con lo spazio, nascono dal desiderio dell’artista di proporre un’esperienza, di offrire una libertà di sguardo e di percezione e di esercitare una forma di controllo nei confronti della realtà.
