Questo progetto è arrivato in un momento in cui il mio pensiero era rivolto alla magia della vita. A quella linea sottile che percorriamo ogni giorno, e a come veniamo al mondo. L’atto stesso del concepimento, il momento della nascita, l’insieme dei movimenti necessari ad ogni respiro, e tutta la magia che c’è in mezzo. Questo taccuino può essere visto come una pergamena, un comandamento, che serva a ricordarci la fugacità della vita. Questo momento magico. Il taccuino è l’essenza del presente.
Nato ad Alexandra, nei sobborghi di Johannesburg, Jabulani Maseko si è formato tra una scuola privata per bianchi, alla quale per legge non avrebbe potuto essere ammesso, e i quartieri poveri neri ai quali “apparteneva” nel Sud Africa dell’apartheid. L’opera di Jabulani potrebbe essere facilmente collocata all’interno del discorso post-coloniale, ma questo non renderebbe giustizia alla complessità delle dinamiche in atto. La libertà di Jabulani, per quanto riconducibile a un contesto specifico, parla in realtà del mondo intero.