Il taccuino è intagliato e trasformato metaforicamente in una valigia da viaggio, che contiene a sua volta degli edifici e degli alberi. Tre piccoli palazzi, con una miriade di minuscole finestre, uno a fianco all’altro, tutti uguali. Questa valigia può appartenere ad un migrante come ad una persona che vive nel suo paese, nella sua città di origine. I palazzi in essa contenuti ricordano qualsiasi città , qualsiasi periferia. Essi possono fare parte del ricordo di una persona di origini francesi nata a Parigi, come di una persona di origini camerunensi nata nella stessa città. Se i luoghi fanno parte della memoria di tutti, entrando a far parte del bagaglio personale, sorge l’interrogativo: chi è lo straniero?
Da questa esigenza di parlare a tutti, deriva la scelta di non rappresentare nessuna città in particolare, ma una realtà che possa essere riconosciuta come propria, o simile alla propria, da qualsiasi abitante delle metropoli occidentali. L’ispirazione principale deriva tuttavia da un elemento concreto, ovvero le barres de logements, che si potrebbe tradurre come “stecca di abitazioni”, ovvero le grandi soluzioni abitative delle periferie parigine. Esse sono il simbolo dello sviluppo ipertrofico delle città . Costruzioni soffocate, palazzi ammassati, moduli che si ripetono senza variazione: tutte manifestazioni dell’urbanizzazione proliferante ed incontrollata, che non tiene conto delle esigenze di chi poi vi andrà ad abitare. Le barres rispondono al grosso problema di sovrappopolazione che è conseguito allo sviluppo industriale, soprattutto dagli anni Sessanta in poi.
(Riadattamento e abstract dall’articolo di Bianca Trevisan su Doppiozero: Maurice Pefura: chi è lo straniero?)
(Parigi, 1967) Nato a Parigi da genitori camerunensi, vive e lavora a Milano
Maurice Pefura, architetto di formazione ma concentra da sempre il suo lavoro sulla pittura e l’installazione. La sua ricerca si orienta sul rapporto tra il corpo e lo spazio quello interiore e quello esteriore, fisico, che siamo chiamati a condividere concentrandosi in particolare sulle periferie delle metropoli.